Annunciati dal Dipartimento dell’Energia statunitense fino a 11,3 milioni di dollari per due progetti, a cura del National Renewable Energy Laboratory (NREL) (Colorado) e del Southern Research Institute (SRI) di Birmingham, che mirano a promuovere la produzione a costi competitivi di materiale in fibra di carbonio ad alte prestazioni da materie prime rinnovabili, come i residui agricoli e la biomassa legnosa.
Obiettivo dei due progetti è sviluppare nuove tecnologie di conversione della biomassa che consentono la produzione di acrilonitrile, materia prima essenziale per la fibra di carbonio ad alte prestazioni, a meno di 1 dollaro per libbra.
Dalla polimerizzazione dell’acrinolitrile si ottiene infatti il poliacrilonitrile, polimero che sottoposto a ossidazione e pirolisi permette di ottenere filamenti di carbonio di alta qualità.
Il Southern Research Institute (SRI) di Birmingham, Alabama, riceverà fino a 5,9 milioni di dollari per rinnovare un processo catalitico a più fasi per la conversione degli zuccheri derivati da biomasse non alimentari in acrilonitrile.
Il National Renewable Energy Laboratory (NREL) riceverà fino a 5,3 milioni di dollari per studiare e ottimizzare diversi percorsi per la produzione di bio-acrilonitrile.
Questo finanziamento sostiene il Department of Energy’s Clean Energy Manufacturing, ha lo scopo di garantire ai produttori americani di rimanere competitivi nel mercato globale.
L’ufficio di efficienza energetica ed energie rinnovabili del Dipartimento dell’Energia accelera lo sviluppo e la diffusione dell’efficienza energetica e delle tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili e aumenta le possibili soluzioni per rafforzare la sicurezza energetica degli Stati Uniti, la qualità ambientale e la vitalità economica.
