Grafene nel filato, i tessuti diventano elettronici


Incorporare elettrodi trasparenti e flessibili nelle fibre comunemente usate dall’industria tessile.
È quanto sono riusciti a fare alcuni ricercatori europei, che hanno creato quello che definiscono “il primo tessuto veramente elettronico al mondo” partendo dal grafene, il materiale che promette di dar vita alla prossima rivoluzione industriale.

La scoperta si deve a un team di scienziati inglesi, portoghesi e belgi che hanno fatto un passo in avanti verso i dispositivi elettronici indossabili, dai computer ai telefoni, ai lettori Mp3. “Elettrodi trasparenti e flessibili sono già ampiamente usati, ad esempio in plastica e vetro, ma questo è il primo esempio di un elettrodo tessile davvero incorporato in un filato”, ha spiegato Monica Craciun dell’università britannica di Exeter.
Le possibilità di utilizzo, ha proseguito, “sono infinite: dai sistemi Gps tessili al monitoraggio biomedicale, dalla sicurezza personale agli strumenti di comunicazione per persone con disabilità sensoriali”. “Siamo circondati dai tessuti: le moquette, i sedili dell’auto, gli indumenti e gli accessori”, ha evidenziato la ricercatrice Ana Neves. “Incorporare dispositivi elettronici nei tessuti porterebbe di sicuro a una rivoluzione tecnologica”.


Leggi anche

Fin dalla sua fondazione, Impact Acoustic ha perseguito un chiaro obiettivo: sviluppare e produrre soluzioni acustiche di alta qualità che soddisfino i più elevati standard di sostenibilità. Utilizza materiali come il PET e la cellulosa riciclati e, fin dal principio, ha completamente digitalizzato l’intero processo produttivo: all’interno del processo produttivo di Impact Acoustic, Zünd e le sue macchine da taglio automatiche digitali sono state tra i principali investimenti. E l’azienda non se ne è pentita neanche per un istante….

Leggi tutto…

Hitachi High-Tech Analytical Science Corporation, società controllata da Hitachi High-Tech Corporation e specializzata nella produzione di strumenti di analisi e misura, ha lanciato NEXTA DMA200, un nuovo analizzatore termico, con una maggiore resistenza ed efficienza, che verrà utilizzato per lo sviluppo di materiali compositi avanzati e il controllo della qualità del prodotto….

Leggi tutto…

Andy Sutton, ingegnere di produzione specialista nello sviluppo di materiali compositi all’avanguardia, ha lanciato Access Composites, una nuova realtà formativa che ha l’obiettivo di colmare una grave lacuna nel supporto accessibile e nella pianificazione aziendale, insegnando a tutte le organizzazioni, di tutte le dimensioni, come lavorare con i compositi in maniera efficiente …

Leggi tutto…

Gli adesivi acrilici strutturali ARALDITE® 2080 e ARALDITE® 2081 di Huntsman, sono stati sviluppati per garantire un’elevata resistenza e una minore infiammabilità rispetto ai prodotti tradizionali a base metil-metacrilato. Per la maggior parte delle applicazioni, richiedono una preparazione minima della superficie e assicurano buone prestazioni di adesione su diversi substrati (plastica, compositi e metallo) insieme ad una rapida polimerizzazione a temperatura ambiente….

Leggi tutto…

Il peso dei satelliti spaziali può rendere costoso il raggiungimento dell’orbita terrestre bassa (LEO). Se ne sono rese conto le aziende australiane che hanno dovuto fare i conti con i fornitori di lancio che fatturano i carichi utili al chilogrammo. È emersa quindi la necessità di utilizzare strutture più leggere, ma al tempo stesso robuste, per resistere in ambienti spaziali con temperature estreme….

Leggi tutto…