L’impianto dell’Unical di Cosenza funziona a ciclo chiuso, non produce rifiuti inquinanti e utilizza vari tipi di macerazione. L’impianto dimostratore è in grado di estrarre dai rami di ginestra circa 5 kg di fibra all’ora con un grado di pulizia molto elevato, ma la sua capacità produttiva potrà essere aumentata con piccole implementazioni. L’obiettivo è ora quello di scalare l’impianto a livello industriale per produrre quantitativi di fibra molto superiori.
Sono stati depositati più brevetti per la difesa del know-how acquisito, sia in riferimento all’impianto di sfibratura e sia per quanto riguarda l’impiego delle fibre estratte in più settori industriali. Un filmato sul funzionamento dell’impianto è stato già presentato in fase di rendicontazione al Ministero della Ricerca Scientifica.
I progetti con finanziamenti pubblici sono stati ultimati il 31 dicembre 2015, ma l’Università sta continuando ad attivare rapporti con grandi gruppi e PMI calabresi per il trasferimento tecnologico di questi risultati di ricerca e presentare nuove proposte di progetto.
Manifestazioni di interesse per un ulteriore sviluppo della filiera della ginestra e per poter tenere in funzione e scalare l’impianto sono state presentate anche al cluster nazionale “Chimica Verde”, oltre che a vari soggetti pubblici europei, nazionali e regionali.
