Grafene per i raggi X


Addio ai “vecchi” raggi X: il grafene è in grado di generare raggi X più precisi e sicuri, lo dimostrano le simulazioni dei ricercatori del MIT, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, pubblicate su Nature Photonics. La scoperta potrebbe aprire la strada ad una nuova generazione di macchinari portatili low-cost per la produzione di raggi X.

La nostra tecnica è unica perché è la prima non basata sull’accelerazione degli elettroni,” spiega Ido Kaminer. Colpendo con un raggio laser un foglio di grafene (formato da un sottilissimo strato di atomi di carbonio), è infatti possibile generare sulla sua superficie delle onde (“plasmoni”) che possono a produrre radiazioni di qualunque lunghezza d’onda. La radiazione può assumere una lunghezza d’onda uniforme, ben allineata e facilmente modulabile, come quella di un laser.

 

Didascalia foto 2: Dal grafene una nuova tecnica per produrre i raggi X (fonte: MIT).


Leggi anche

Gli adesivi acrilici strutturali ARALDITE® 2080 e ARALDITE® 2081 di Huntsman, sono stati sviluppati per garantire un’elevata resistenza e una minore infiammabilità rispetto ai prodotti tradizionali a base metil-metacrilato. Per la maggior parte delle applicazioni, richiedono una preparazione minima della superficie e assicurano buone prestazioni di adesione su diversi substrati (plastica, compositi e metallo) insieme ad una rapida polimerizzazione a temperatura ambiente….

Leggi tutto…

Il peso dei satelliti spaziali può rendere costoso il raggiungimento dell’orbita terrestre bassa (LEO). Se ne sono rese conto le aziende australiane che hanno dovuto fare i conti con i fornitori di lancio che fatturano i carichi utili al chilogrammo. È emersa quindi la necessità di utilizzare strutture più leggere, ma al tempo stesso robuste, per resistere in ambienti spaziali con temperature estreme….

Leggi tutto…

The structural acrylic adhesives ARALDITE®2080 and ARALDITE®2081 from Huntsman have been developed to ensure high strength and lower flammability than traditional methyl methacrylate-based products. For most applications, they require minimal surface preparation and ensure good adhesion performance on different substrates (plastic, composites and metal) along with rapid curing at room temperature….

Leggi tutto…

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Queensland del Sud, sotto la guida del dottor Wahid Ferdous, sta studiando come sostituire le traverse ferroviarie in legno per i ponti con un nuovo materiale costituito da fibre composite e materiali di scarto. Il governo dello stato del Queensland e il produttore di traverse in cemento Austrak hanno finanziato il progetto attraverso una borsa di ricerca per l’industria….

Leggi tutto…

Analizzando le proprietà dei nuovi ritardanti di fiamma per materiali compositi, i ricercatori del laboratorio Advanced Fibers dell’Empa, centro svizzero per lo studio dei materiali avanzati, sotto la guida di Sabyasachi Gaan, hanno elaborato una tecnica che permette di rendere recuperabili le resine epossidiche, il cui limite di riutilizzo è intrinseco alla natura di materiali termoindurenti, ossia polimeri altamente reticolati che, una volta induriti, non possono essere sottoposti nuovamente a fusione senza carbonizzarsi….

Leggi tutto…