I nuovi elmetti dell’Esercito USA


Per proteggere i propri soldati, l’U.S. Army sta sviluppando una nuova generazione di Advanced Combat Helmet (ACH), più leggera del 22% ma resistente come il precedente modello prodotto in Kevlar. Sarà il Dyneema il nuovo materiale composito a venire impiegato per la produzione degli elmetti, capaci di deviare un proiettile sparato con una pistola calibro 9mm e proteggere la testa dell’operatore dalle schegge propagate dall’esplosione di un ordigno a frammentazione.
Il Dyneema (Gel Spun Polyethylene) è una fibra sintetica particolarmente adatta alla produzione di cavi da trazione. Viene in particolar modo utilizzata per applicazioni sportive quali il kitesurf, il parapendio, l’alpinismo, il tiro con l’arco, la pesca sia sportiva che professionale e la produzione di giubbotti antiproiettile.
I cordini in Dyneema hanno un’eccezionale resistenza, paragonabile a quella dei cavi di acciaio, ma con il vantaggio di resistere molto bene agli sforzi da torsione e piegamento. La fibra di Dyneema ha caratteristiche particolari per resistenza rispetto al suo diametro: si parla di qualche chilogrammo per fili con diametri di circa 0,10-0,12 millimetri. L’estrusione della fibra avviene attraverso il raddrizzamento della catena del polietilene che in questa forma acquista le caratteristiche di HDPE (polietilene ad alta densità) con la caratteristica di diventare una fibra con elevatissima resistenza alla trazione e assenza di elasticità. Anche per quanto riguarda la sensibilità ai raggi UV, la fibra si trova in posizione di vantaggio: la sua perdita percentuale di tenacità per esposizione alla luce è inferiore a quella delle aramidiche. Il brevetto per il Dyneema risulta proprietà della DSM olandese e viene prodotto solo dalla stessa DSM e da un’azienda giapponese su autorizzazione.
L’elmetto di nuova generazione peserà al massimo circa 2,5 chilogrammi e contemplerà nuove taglie adatte al sempre maggior numero di donne arruolate nelle forze armate.
Il prodotto sarà sviluppato da Revision Military, azienda localizza nel Vermont che ha siglato un contratto per 98 milioni di dollari per la fornitura degli ACH. Si prevede che verranno distribuiti ai reparti a partire dal 2020.


Leggi anche

Il peso dei satelliti spaziali può rendere costoso il raggiungimento dell’orbita terrestre bassa (LEO). Se ne sono rese conto le aziende australiane che hanno dovuto fare i conti con i fornitori di lancio che fatturano i carichi utili al chilogrammo. È emersa quindi la necessità di utilizzare strutture più leggere, ma al tempo stesso robuste, per resistere in ambienti spaziali con temperature estreme….

Leggi tutto…

The structural acrylic adhesives ARALDITE®2080 and ARALDITE®2081 from Huntsman have been developed to ensure high strength and lower flammability than traditional methyl methacrylate-based products. For most applications, they require minimal surface preparation and ensure good adhesion performance on different substrates (plastic, composites and metal) along with rapid curing at room temperature….

Leggi tutto…

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Queensland del Sud, sotto la guida del dottor Wahid Ferdous, sta studiando come sostituire le traverse ferroviarie in legno per i ponti con un nuovo materiale costituito da fibre composite e materiali di scarto. Il governo dello stato del Queensland e il produttore di traverse in cemento Austrak hanno finanziato il progetto attraverso una borsa di ricerca per l’industria….

Leggi tutto…

Analizzando le proprietà dei nuovi ritardanti di fiamma per materiali compositi, i ricercatori del laboratorio Advanced Fibers dell’Empa, centro svizzero per lo studio dei materiali avanzati, sotto la guida di Sabyasachi Gaan, hanno elaborato una tecnica che permette di rendere recuperabili le resine epossidiche, il cui limite di riutilizzo è intrinseco alla natura di materiali termoindurenti, ossia polimeri altamente reticolati che, una volta induriti, non possono essere sottoposti nuovamente a fusione senza carbonizzarsi….

Leggi tutto…

Refitech Composite Solutions innova i propri processi produttivi, installando una macchina CNC a cinque assi per la finitura di componenti compositi, che si aggiunge ai sistemi già operativi a tre assi. La nuova strumentazione consentirà di eseguire la lavorazione di forme 3D ancora più complesse in modo completamente automatico, ad alta velocità, garantendo una qualità elevata e una riproducibilità perfetta, in vista dei volumi di serie….

Leggi tutto…