Un team di ricercatori italiani, guidato dal professor Marco Sangermano del Politecnico di Torino, afferma di aver utilizzato i nanotubi di carbonio (CNT) per creare materiali compositi conduttivi che possono essere stampati in 3D con una stampante commerciale standard. Il gruppo di ricerca si è avvalso della tecnica di stampa 3D Digital Light Processing (DLP). Nell’ambito del progetto, i ricercatori hanno creato una matrice costituita da due polimeri, addizionata con nanotubi di carbonio a parete multipla in forma liquida. La miscela di materiale così ottenuta, al giusto grado di viscosità, è stata poi utilizzata per creare una serie di oggetti utilizzando una stampante DLP 3D standard. Tra gli oggetti stampati sono stati realizzati cubi di tre millimetri, strutture esagonali e un modello di circuito elettronico che è stato utilizzato per testare le caratteristiche conduttive e meccaniche del composito. Le successive prove sugli oggetti 3D stampati hanno dimostrato che l’aggiunta di nanotubi di carbonio alla miscela ha diminuito le prestazioni meccaniche degli oggetti. I test elettrici, invece, hanno dimostrato che anche solo l’aggiunta dello 0,1 % di CNT alla miscela polimerica migliora la conduttività del materiale che cresce con l’aumentare della concentrazione di nanotubi di carbonio.
Il team di ricercatori sta lavorando per migliorare le proprietà meccaniche del materiale mantenendo le sue prestazioni elettriche: per raggiungere questo obiettivo sta testando l’efficacia dell’utilizzo di fonti di luce più intensa.
