La prima fabbrica italiana di grafene, nascerà a Genova a inizio 2016. Questa è la previsione dell’Istituto italiano di tecnologia, che di quella fabbrica si candida ad essere l’azionista di riferimento. Il nuovo stabilimento lavorerà in simbiosi con i Graphene Labs dell’Iit dove Vittorio Pellegrini e un gruppo di ricercatori hanno sviluppato una tecnica a basso costo che usa inchiostri formati da scaglie di grafene e stampanti a getto d’inchiostro per stendere il liquido su ogni tipo di superficie.
«Il grafene sottoforma di inchiostro – spiega Pellegrini – è stampabile con macchine già esistenti sul mercato». Le sue caratteristiche gli permettono svariate applicazioni. Oltre ad essere un formidabile conduttore di calore ed elettricità, il grafene è il materiale più sottile e leggero conosciuto dall’uomo, 2.630 metri quadrati pesano 1 grammo, con 3 grammi si copre la superficie di un campo da calcio, ed è anche il più resistente, tra 100 e 300 volte più dell’acciaio.
«Integrato nel polistirolo, può essere impiegato per produrre caschi da motocicletta molto più sottili e altrettanto resistenti di quelli attuali», dice Pellegrini per fare un esempio tra tanti. Altri utilizzi vanno dai pannelli solari ultraleggeri e indistruttibili, ai telefonini flessibili, alle batterie molto più efficienti di quelle oggi in commercio, alle vernici anti-graffio per le carrozzerie delle auto, i vetri o le lenti degli occhiali.
Derivato dal carbonio e isolato la prima volta dai fisici russi Konstantin Novosëlov e Andrej Gejm, che per questo hanno vinto il Nobel nel 2010, il grafene è al centro dell’attenzione della Commissione europea, che ha investito un miliardo per sviluppare questo nuovo materiale. La fabbrica sarà in gran parte automatizzata quindi, direttamente, non darà lavoro a tante persone. Non per questo, però, non aiuterà lo sviluppo industriale, infatti, avrà un grande impatto in svariate aree aziendali: dai caschi agli occhiali. Se la politica italiana lo permetterà, a Genova potrebbe sorgere tra un anno la prima fabbrica europea in grado di produrlo su vasta scala e a basso costo.
Didascalia foto: struttura computerizzata del grafene, edificio dell’IIt