Stampa 3D, un gel restringe gli oggetti “per implosione”


L’incredibile tecnica apre una nuova frontiera che rivoluzionerà molti settori, dalla nano robotica all’elettronica. Stando a quanto riferito dagli scienziati, il gel è in grado di rivoluzionare il settore della stampa in 3D, consentendo di ottenere dei lavori con una precisione di pochi milionesimi di millimetro.
Questo nuovo processo ribattezzato ImpFab – per indicare una rivoluzionaria tecnica di “fabbricazione per implosione” – permette, grazie al particolare idrogel, di assemblare minuscoli oggetti di qualsiasi forma, materiale e complessità per poi rimpicciolirne le dimensioni di dieci volte. Il nuovo idrogel, ovvero un materiale assorbente a base di poliacrilato, viene imbevuto in una soluzione contenente molecole fluorescenti che, una volta colpite con un raggio laser, si attaccano a punti precisi dell’impalcatura. Qui agiscono come delle ancore, a cui possono essere legati altri tipi di molecole funzionali, come pezzi di Dna o nanoparticelle d’oro. Una volta depositate tutte questi componenti, la struttura viene ‘ristretta’ e assemblata semplicemente aggiungendo un acido che disidrata il gel facendolo contrarre. In questo modo, è possibile rimpicciolire gli oggetti di 10 volte in ciascuna dimensione, per una riduzione totale di volume pari a mille volte.
In futuro, questa tecnica potrà avere applicazioni in settori quali l’ottica, la medicina e la robotica, ad esempio per produrre lenti sempre più potenti per fotocamere, microscopi ed endoscopi, ma anche nuovi dispositivi elettronici e nano-robot.


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