Architetti e ingegneri dell’Università di Stoccarda hanno realizzato un padiglione del peso di 593 kg, a doppia cupola con pareti e soffitti che si estendono per circa 50 mq, che al primo impatto ricorda una gigantesca ragnatela, utilizzando un sistema di costruzione robotica che ha concesso la creazione di componenti in fibra composita modulari.
Il progetto, a cura dell’University of Stuttgart’s Institute for Computational Design (ICD) e Institute of Building Structures and Structural Design (ITKE), propone un nuovo approccio alle strutture in fibra di carbonio nell’architettura, riducendo la forma al minimo e mantenendo libertà dal punto di vista geometrico.
La fibra di carbonio è la base di questa opera, che ha l’esoscheletro di un’aragosta e una struttura modellata secondo lo scheletro di un riccio di mare.
Strutture a doppio strato, collegate tramite elementi di supporto curvi, convertite successivamente in una serie di principi di progettazione in vetro e fibra di carbonio rinforzati.
